La ricetta dell’halva o halwa ci porta in un viaggio culinario alla scoperta di un dolce particolare e tipico dell’area del Mediterraneo orientale e del Medio Oriente.
L’ingrediente principale, la tahina o pasta di semi di sesamo, oltre a conferire a questo dolce una connotazione salutare, poiché è ricco di sostanze nutritive, gli regala anche un retrogusto amarognolo.
Storia dell’halva
L’halva è un vero e proprio protagonista della tavola in molti paesi, tra cui Turchia, Siria, Giordania, Albania e Tunisia.
Il nome stesso di questo dessert deriva dal termine arabo “helw”, che letteralmente significa “dolce”.
Un termine che racchiude una varietà di preparazioni dolci, tutte accomunate – soprattutto nell’area del Mediterraneo e del Medio Oriente – da un ingrediente speciale: la tahina, una pasta di semi di sesamo molto apprezzata nella cucina orientale.
Caratteristiche e Ingredienti dell’halva
Un dolce gustoso e friabile che è un’ottima alternativa anche per i vegani, vista l’assenza di uova e latte.
Questo dolce presenta una vasta gamma di varianti, ognuna con il proprio tocco caratteristico. Una delle versioni più classiche prevede l’aggiunta di pistacchi, che conferiscono al dolce un gusto irresistibile.
La leggenda dell’halva: un elisir d’amore
Con la sua forma simile a un panetto morbido, l’halva richiama la memoria del torrone, ma con una personalità unica. E non è solo il suo sapore ad essere affascinante, ma anche la storia che lo circonda. Secondo una leggenda, donare l’halva alla persona amata avrebbe creato un legame duraturo, guadagnandosi così il titolo di “dolce dell’amore”.
Ancora oggi, nel Medio Oriente, l’halva è spesso consumato dalle donne in gravidanza grazie alla sua ricchezza di ferro, un beneficio salutare che si aggiunge al suo gusto delizioso.
Le varianti regionali dell’halva
Una delle caratteristiche più affascinanti dell’halva è la sua diversità regionale. Ogni cultura ha sviluppato la sua versione unica di questo dessert, incorporando ingredienti locali e spezie tradizionali.
Nei paesi dell’Est Europa, e in Ucraina in particolare, è molto diffusa anche l’halva a base di semi di girasole (al posto dei semi di sesamo) che viene aromatizzata con diversi gusti, come caffè, vaniglia o cacao.
Il fascino dell’halva risiede infatti anche nella sua versatilità, che permette di sperimentare diverse varianti, tra cui quelle alle mandorle, al cocco, all’arancia o alla nocciola.
Un viaggio attraverso i confini del Mediterraneo orientale e del Medio Oriente, che ci regala un’esperienza deliziosa e appagante.
Se hai voglia di cimentarti nella preparazione dell’halva, ecco qui la ricetta. Buona preparazione e buon appetito!
INGREDIENTI
- 150 g di pasta di tahina
- 100 g di zucchero
- 40 g di acqua a temperatura ambiente
- succo di 1/2 limone
- pistacchi q.b.
PROCEDIMENTO
- Far sciogliere in un pentolino l’acqua, lo zucchero (preferibilmente di canna) e il succo di mezzo limone, mettendolo sul fuoco e scaldando a fiamma dolce fino ad ottenere una consistenza liquida simile a uno sciroppo.
- Lasciate intiepidire, poi aggiungete la tahina e mescolate bene il tutto. Aggiungete anche metà dei pistacchi sgusciati, interi o tagliati grossolonamente, e continuare a mescolare.
- Foderate con pellicola trasparente uno stampo per plumcake o pellicola trasparente, distribuite sul fondo il resto dei pistacchi poi versate il composto.
- Livellatelo al meglio con l’aiuto di un cucchiaio poi mettete in frigorifero e lasciate riposare almeno per 24 ore. Trascorso questo tempo, il vostro halva al pistacchio è pronto: capovolgete il dolce su di un piatto da portata, tagliate a fette e servite.