Il Gruppo Tonazzo, azienda veneta fondata nel 1888 e per cinque generazioni attiva nella produzione e distribuzione di carne, ha annunciato una decisione storica. A partire dal 31 dicembre 2024, l’azienda chiuderà definitivamente tutte le sue attività legate al business della carne per concentrarsi esclusivamente sulla produzione di proteine vegetali. Questo passo segna una trasformazione radicale per un marchio che, dopo oltre un secolo di esperienza nel settore della carne, ha scelto di cambiare rotta per rispondere alle sfide ambientali e alla crescente domanda di alimenti sostenibili.
La decisione si inserisce in un percorso di innovazione avviato negli anni ’90, quando il gruppo iniziò a sviluppare prodotti a base vegetale sotto il brand Kioene, oggi leader nel mercato italiano delle proteine vegetali. Con un portafoglio di oltre 100 prodotti già apprezzati da milioni di famiglie, Kioene rappresenta il futuro dell’azienda, che si impegna a promuovere un’alimentazione sana ed equilibrata, salvaguardando il pianeta.
Albino Tonazzo, amministratore unico di Kioene, ha dichiarato che questa scelta è stata attentamente ponderata e condivisa con l’intera azienda, sottolineando l’importanza di contribuire al benessere delle future generazioni e alla riduzione dell’impatto ambientale. Negli stabilimenti di Villanova di Camposampiero, il gruppo continuerà a sviluppare nuove soluzioni plant-based, mantenendo al centro della produzione la qualità delle materie prime e l’innovazione.
La storica svolta di Tonazzo rappresenta un passo significativo non solo per l’azienda, ma per l’intero settore alimentare italiano, dimostrando come la transizione verso il vegetale sia una scelta non solo necessaria, ma anche economicamente strategica.
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Questo caso dimostra come le aziende, anziché essere boicottate per il loro passato nel settore della carne, possano diventare protagoniste di cambiamenti positivi nel mercato alimentare. Il successo di Kioene, già leader nel settore plant-based, mostra quanto il cambiamento sia stato accolto dal mercato, con oltre 2,3 milioni di famiglie italiane che acquistano regolarmente i prodotti a base vegetale. Boicottare aziende come Tonazzo, che stanno abbandonando la carne per abbracciare soluzioni più sostenibili, potrebbe ostacolare una transizione che invece va incoraggiata. La loro scelta è un esempio tangibile di come il mondo dell’industria alimentare possa evolversi verso un futuro più verde, se supportato dai consumatori.
2 commenti
Massimo supporto!
Dubito che la scelta sia frutto di un vero pentimento, ma di una strategia commerciale visto la tendenza del mercato sempre più incline ad una dieta vegetale. Nutella peraltro continua a vendere anche quella tradizionale con latte, in modo di non perdere nessuna fetta di mercato.